mercoledì 10 febbraio 2016

6 - Gli spiriti mostri




Gli spiriti mostri

Spiriti della Fortuna e della Sfortuna, spirito del Sole, mostri e spirito della Forza sono in qualche modo simili. Penso per esempio che lo spirito del Sole sia il padre dello spirito della Forza (uno dei suoi taaaanti figli) e il nonno dello spirito della Fortuna.
Ma ora come promesso parliamo solo dei mostri. Paura? Ma no, dai! Anche perché sappiate che c’è una buona notizia: affrontare i mostri dà solo premi.

Però se fosse finita qui che mostri sarebbero? Non devono quindi farci paura? Eh no, sono mostri e fanno paura a tutti… sì, bimbi, li abbiamo anche noi grandi, solo che gli abbiamo cambiato i nomi e le sembianze, non hanno più artigli e fauci paurose ma sono spesso vestiti bene e possono essere mooolto carini.
No, non spariscono mi spiace. Quella sensazione che avete ogni tanto che ci saranno sempre, che vi perseguiteranno per sempre è vera, pupini. Ma non temete sono come i mostri dei videogiochi. Una volta sconfitti si vince il tesoro. Ma guadagnate al solo partecipare. Non è necessario vincere. Si perde solo facendo finta che il mostro non esista o scappando. Affrontarlo e perdere vi farà sentire meglio. Vi curerete dalle ferite, avrete paura di perdere ancora ma intanto, senza che ve ne accorgiate, sarete diventati più forti e, se mai capitasse di rincontrarlo, sarà diverso, avrete imparato, sarete voi diversi.
Però vincere è comunque bellissimo. È come essere un re. Avere i super poteri. Non si può sempre vincere ma vi assicuro che non perderete neanche sempre.
Quindi non temete, avete un buon motivo per combattere e un guadagno assicurato. A volte si perderà clamorosamente ma è normale abbiamo a che fare comunque con i mostri non è facile.

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Vivere con i mostri scappando e facendo finta che non esistano porta dritti dritti alla creazione dello spirito della Sfortuna, ricordate? Imparare a vivere con i mostri invece porta allo spirito della Fortuna che è molto amico (forse è il figlio) dello spirito della Forza.

Gli spiriti, bimbi, sono come le carte di quel gioco che se accoppiate bene tra loro aumentano la loro potenza.
Alla fine, i mostri sono anche loro degli spiriti. Che però forse con voi, in questo momento, stanno facendo un po’ i monelli.
Alcuni spiriti mostri sono del tipo che ci portiamo sulle spalle come uno zainetto. Ci danno i problemi più grossi. Sono il nostro caratteraccio, quelle paure esagerate, quella timidezza incontrollabile, quell’odio che ci nasce e che ci vuole tanto tanto tempo sudore e fatica prima che se ne vada. Quei momenti in cui Federico grida e piange per qualsiasi cosa gli diciamo perché ormai è arrabbiato, o quando Marcello cova rabbia e vendetta per una cosa dovrebbe invece essere di poco conto. Quando papà, che poco prima era calmo, va di colpo su tutte le furie e, come Howl, si trasforma in un mostro muto e scuro in volto, o come quando la mamma si è stufata di sentire capricci e trasforma il suo vestito da fatina diventando una strega cattiva.
Questi sono i mostri che ci portiamo dietro. Questi mostri sono quelli che ci fanno avere il terrore, che ci fanno diventare i più imbranati del mondo, che ci fanno sembrare tutto noioso e brutto.
Capita, eh?
Capita però anche che papà racconti storie divertentissime e balli e canti insieme a voi e alla mamma come un pazzo. Capita anche che la mamma, ancora col vestito da strega riesca con una magia e con un sorriso a liberare il cielo dalle nuvole e, colpita da un raggio di sole, torni ad essere una fatina carina. Che Fefè usi quel caratteraccio e la sua testa dura che non lo fa fermare davanti a nulla per imparare una cosa difficilissima per un bambino della sua età. E che Marcellino capisca che i pensieri brutti e le paure ci rendono pesanti oggi ma ci faranno volare domani vedendo, dall’alto, che tutti quelli che non avevano mai brutti pensieri stanno ancora camminando seguendo le impronte salde e sicure dei passi che già percorsero e che quelli non litigavano mai spesso non si vogliono più bene e sono spesso anche noiosi.

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Gli spiriti Mostri vogliono essere riconosciuti (non tutti gli spiriti lo vogliono) ma rimanendo comunque nell’ombra. È come quando voi vi travestite, giocate a spaventarvi, state facendo partecipare i mostri al vostro mondo, per imparare a conoscerli, per averne meno paura, per sentirvi come loro. Bene, bravi. Non pensate però di poterli conoscere troppo o che possano non farvi più paura. I mostri devono far paura ed è necessario conoscerli con un po’ di paura addosso. Conoscere un mostro guardandolo da terrorizzati non serve a nulla, non lo conoscerete ma anzi è come se una volta trovato gli metteste un’altra maschera addosso. Il contrario è una situazione ancora peggiore: fare i duri davanti ai mostri. Ecco questo può essere davvero pericoloso. Il mostro potrebbe davvero prendervi in antipatia e questo è bene evitarlo, bimbi.

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I mostri stanno ovunque bimbi, ma nella nostra spiaggetta possiamo trovarli nel boschetto. È lì che si nascondono. Amano le ombre che si creano in questo posto, il buio che in certi anfratti si forma. E poi nel boschetto ci sono i sogni ed è spesso con i sogni (come molti altri spiriti) che si presentano a noi.

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Lo sforzo.
A cosa servono i mostri? Nella maggior parte dei casi per imparare a sforzarsi. Il mostro richiede qualcosa in più. Che ancora non conoscete che non avete imparato.
Ingannarli imparando a sconfiggere altri mostri che gli stanno vicino che sono amici suoi come, per esempio, la vergogna, è molto utile.
Respirate profondamente. Gonfiate il pancino e buttate fuori l’aria piano piano e camminate. Prendete quel mostro che avete incontrato nel boschetto e portatelo da qualche parte. Aiutatelo a respirare fategli vedere un bel paesaggio. E mentre ci siete guardatevi anche voi attorno. Ammirate anche voi il paesaggio. Prendete il sole con lui e poi fategli vedere la cascata delle idee. Ci cadrà dentro, non potrà resistere al loro richiamo. Le sente come prede. Ci si tufferà dentro e voi vi libererete, almeno per un po’, della sua fastidiosa compagnia.
Il mostro è come il bozzolo del bruco prima di diventare crisalide, una splendida farfalla. Il mostro è il cambiamento, ci serve come motore; è solo un momento. Uscite da quel momento o sappiate che prima o poi ne uscirete che non sarà per sempre perché tutto cambia continuamente e “per sempre” non esiste. La vita senza mostri è morte. È vero, i mostri sono le erbacce che non fanno crescere il vostro orticello, ma l’importante è che non ne prendano il possesso per non soffocare i vostri ricordi. Un orto in cui non crescono erbacce non diventerà mai un orticello magico. Non porterà alla vita eterna e vi farà vivere senza magia. E una vita senza magia è una vita noiosa e triste.

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Ci sono mostri che subito terrorizzano poi diventano nuove sfide, poi vecchi nemici, poi cari amici. Alcuni ce li portiamo dietro tutta la vita. Quando li sogniamo dobbiamo portarli in un bel posto come la spiaggetta e chiacchierarci un po’. Marcellino se ieri non avessimo litigato (per colpa dei nostri due mostri che ci portiamo sempre dietro) non avremmo parlato tanto e non avremmo capito tante cose belle. È forse anche questo il lavoro degli spiriti: quando ti comporti bene ti aiutano in ciò che stai facendo rendendo tutto magico. Io il mio mostro me lo porto spesso dietro. Ho imparato a conoscerlo. A scusarmi quando mi fa fare il monello e a cercarlo quando mi scontro con un altro mostro. A volte, quando imparate a conoscere il vostro mostro vi può aiutare a sconfiggere un nuovo mostro con cui non vorreste avere a che fare.  Altre volte nonostante tutto il nostro tempo il mostro si presenta come una malattia. Dobbiamo pazientare e aspettare che passi e, mentre ci siamo, cominciare a cercare il tesoro che nasconde.